Prima applicazione del Lake Fish Index (LFI) nel Lago Trasimeno

Autori

  • Laura Pompei Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie, Università di Perugia
  • Raffaele Barocco Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie, Università di Perugia
  • Antonella Carosi Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie, Università di Perugia
  • Romano Dolciami Centro Ittiogenico del Lago Trasimeno, Provincia di Perugia
  • Alessio Forconi Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie, Università di Perugia
  • Lucia Ghetti Regione dell’Umbria, Servizio Programmazione Forestale, Faunistico-Venatoria ed Economia Montana
  • Daniela Giannetto Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie, Università di Perugia
  • Massimo Lorenzoni Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie, Università di Perugia

Parole chiave:

Lago Trasimeno, Direttiva Quadro Acque 2000/60/CE, Stato Ecologico, comunità ittiche

Abstract

L’obiettivo della Direttiva Quadro sulle Acque (2000/60/CE) è di raggiungere uno stato ecologico buono per tutti gli ecosistemi acquatici. Il Lake Fish Index (LFI) è stato proposto come possibile strumento per il monitoraggio dei laghi italiani, utilizzando la fauna ittica come elemento di qualità biologica.

Nel presente studio, il LFI è stato applicato per la prima volta in Umbria nel 2012 per il monitoraggio del lago Trasimeno, il principale lago naturale presente nella regione.

I campionamenti sono stati eseguiti mediante l’utilizzo di reti multimaglia, in 60 stazioni scelte casualmente. Tutti i pesci catturati (n=9773) sono stati misurati e pesati, e da un campione rappresentativo di individui sono state prelevate le scaglie per la determinazione dell’età.

Il metodo LFI è composto da 5 metriche rappresentate da presenza e quantità di specie chiave e tipo-specifiche, struttura di popolazione, successo riproduttivo e presenza di specie alloctone. Il valore finale dell’indice è risultato pari a 0.59 che corrisponde a uno stato ecologico “Sufficiente”.

L’analisi ha permesso di sperimentare il grado di affidabilità del metodo. Questa elaborazione preliminare ha comunque messo in luce la presenza di alcune criticità, dimostrando dunque, la necessità di una fase di sperimentazione più lunga e una più accurata validazione per il pieno utilizzo dell’LFI come indicatore dello stato ecologico dei bacini lacustri in Italia.

 

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Pubblicato

2017-02-28

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