Condition Index (FCF) come strumento per la gestione e la conservazione di Austropotamobius pallipes complex

Autori

  • Gianluca Fea Dipartimento di Scienza della Terra e dell’Ambiente, Università di Pavia
  • Daniela Ghia Dipartimento di Scienza della Terra e dell’Ambiente, Università di Pavia
  • Roberto Sacchi Dipartimento di Scienza della Terra e dell’Ambiente, Università di Pavia

Parole chiave:

Fattore di Condizione di Fulton, Austropotamobius pallipes, conservazione e gestione

Abstract

Le popolazioni di Austropotamobius pallipes complex negli ultimi decenni hanno subito un notevole decremento in tutta Europa. Anche in Italia la specie ha subito un declino delle popolazioni che spesso risultano isolate e frammentate. Questa rarefazione è dovuta principalmente al degrado ambientale e all’introduzione di specie alloctone. Proprio per questo motivo negli ultimi anni sono stati attivati molti progetti nazionali e internazionali per la conservazione di A. pallipes. Progetti che prevedono la gestione della specie sia in situ sia ex situ con l’avvio di allevamenti e la successiva semina del novellame. Sta diventando, quindi, sempre più importante poter selezionare le popolazioni da cui prelevare i riproduttori, che siano consistenti e che garantiscano una fitness riproduttiva in grado di fornire il maggior numero di giovani da reintrodurre. Lo scopo di questo lavoro è stato di valutare lo stato di salute dei gamberi di 20 popolazioni provenienti da corsi d’acqua pre-alpini della Lombardia; attraverso l’analisi dell’indice di condizione (Fulton’s Condition Factor FCF). Durante gli anni dal 2006 al 2014 sono stati campionati 1024 riproduttori di cui 644 femmine 380 maschi (lunghezza totale media ± dev std = 76,52 mm ± 8,82 e 76,91 mm ± 10,34). Inoltre a maggio di ogni anno è stata rilevata la fecondità delle femmine (303 femmine totali), valutando il numero di uova che avevano adese all’addome e mettendolo in relazione al FCF. Sono state rilevate differenze nel FCF tra le popolazioni e tra i sessi. Questo indice non sembra fornire indicazioni sulla specifica fecondità delle femmine, ma piuttosto fornisce un’indicazione dello stato di salute degli animali di una popolazione.

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Pubblicato

2017-11-25

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