Gestione delle popolazioni selvatiche di trota lacustre del Garda: il caso del Torrente Toscolano

Autori

  • Alessandro Marieni Centro Studi Biologia e Ambiente snc
  • Antonella Anzani Centro Studi Biologia e Ambiente snc
  • Fabrizio Stefani Istituto di Ricerca sulle Acque – Consiglio Nazionale delle Ricerche

Parole chiave:

trota lacustre, Toscolano, Garda, frammentazione, rinaturalizzazione

Abstract

Il Toscolano è uno degli immissari del lago di Garda in cui storicamente avviene la rimonta riproduttiva della trota lacustre, fenomeno che le alterazioni ambientali hanno però di recente fortemente limitato. Questo fenomeno è stato indagato tra gli anni 2013-2018 a sostegno di interventi ambientali per incrementare il successo riproduttivo in situ. La migrazione nel Toscolano si verifica dal tardo autunno al tardo inverno con modalità ed intensità strettamente legate alle condizioni climatiche ed idrologiche. Nel monitoraggio i campionamenti diretti sono stati ridotti al minimo indispensabile mentre sono state ampiamente utilizzate tecniche di videoriprese subacquee ed analisi di immagini, mettendo a punto un protocollo di monitoraggio estensivo ma non invasivo. Sono stati censiti, studiati e seguiti centinaia di esemplari permettendo di caratterizzarne compiutamente etologia, ecologia nonché di valutarne il successo riproduttivo. Oltre alle indagini biometriche, alla definizione dell’età e alla valutazione delle condizioni fisiologiche, i pesci in rimonta campionati sono stati caratterizzati geneticamente e sono stati descritti i fenotipi associati. Le stesse indagini sono state effettuate anche su campioni di trota lacustre provenienti dal lago e censiti in fase trofica durante il periodo estivo. La caratterizzazione genetica ha evidenziato, pur in presenza di una diffusa introgressione di origine atlantica, la presenza anche di elementi nativi, in parte associabili a fenotipi specifici. Le indagini scientifiche, in una prima fase, hanno permesso di individuare le criticità ambientali ed i fattori limitanti e di attuare interventi mirati di mitigazione, mentre in una seconda fase hanno verificato l’efficacia degli interventi realizzati.

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Pubblicato

2022-08-08