Realizzazione di due differenti passaggi per pesci per la tutela della biodiversità in ecosistemi artificiali

Autori

  • Enrico Pini Prato Aquaterra studio associato
  • Sebastian Schweizer Aquaterra studio associato

Abstract

La realizzazione di invasi per uso irriguo e/o idroelettrico è causa di rilevanti stravolgimenti a carico di porzioni più o meno estese di un bacino idrografico, di fatto trasformando un tratto di corso d’acqua in un’area lacustre. In sostanza un invaso rappresenta un ecosistema acquatico artificiale, in cui le variazioni ambientali legate a profondità/velocità della corrente, temperatura dell’acqua, trasporto solido, e conseguente valenza ambientale vanno a coinvolgere non solo il corso d’acqua sbarrato, ma anche il sistema di affluenti che viene parzialmente sommerso dalle acque dell’invaso stesso. Inoltre, alla realizzazione degli invasi artificiali, si associano opere complementari di sistemazione idraulica degli affluenti, generalmente costituite da briglie e soglie per il controllo delle pendenze e dell’erosione, causa del precoce interrimento dei bacini stessi:  a causa di queste barriere il sistema ambientale”invaso” tende a rimanere isolato, da un punto di vista ecologico e funzionale, col sistema”immissari”. Da questa constatazione deriva a) l’isolamento delle popolazioni ittiche che restano confinate nel bacino e la conseguente impossibilità del raggiungimento dei letti di frega situati nei tributari,  b) l’impossibilità di spostamenti a monte degli individui svallati; si può quindi affermare che ne deriva inevitabilmente una effetto negativo sulla biodiversità locale.

Per ovviare a questo problema, sono stati recentemente realizzati dagli Autori due passaggi per pesci di differente tipologia costruttiva sul torrente Tavaiano, uno dei principali tributari dell’Invaso di Bilancino, in Provincia di Firenze. Il progetto, finanziato dalla Provincia di Firenze alla Comunità Montana del Mugello in qualità di stazione appaltante, è finalizzato a validare l’efficacia di questo tipo di opere per la conservazione di popolazioni di Ciprinidi reofili a prevalenza di vairone (Leuciscus souffia muticellus) ed il barbo comune (Barbus plebejus), specie in sofferenza delle pressioni ambientali sull’area in questione.

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Pubblicato

2017-01-17