Uso di marcatori molecolari per la caratterizzazione genetica del temolo Thymallus thymallus (linnaeus, 1758) di ceppo Adriatico, a fini riproduttivi e di ripopolamento

Autori

  • Silvia Battistella Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste
  • Martina Modonut Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste
  • Chiara Vicentini Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste

Parole chiave:

Thymallus thymallus, mitochondrial DNA, control region, cytochrome b gene, conservation biology

Abstract

In questo lavoro vengono presentati i primi risultati di un progetto finanziato dall’Ente Tutela Pesca del Friuli Venezia Giulia, volto a fare chiarezza sullo status genetico del temolo adriatico, salmonide autoctono particolarmente apprezzato dai pescatori sportivi. Nella seconda metà degli anni settanta il suo progressivo calo a causa della sua sensibilità alla qualità e alla portata delle acque spinse gli organi gestori a ripopolare i fiumi con temoli, purtroppo di ceppo diverso da quello locale, tanto che in alcuni fiumi il ceppo danubiano attualmente è prevalente.

Per discriminare i due ceppi è stata condotta l’analisi delle sequenze del DNA mitocondriale di un frammento di 394bp della regione di controllo e di uno di 363bp della regione del gene del citocromo b. Nell’ arco di tre anni sono stati analizzati esemplari provenienti dal Bacino dell’Isonzo (5), del Tagliamento (34), del Meduna-Cellina (14) e del Livenza (15). In questo studio preliminare, dai risultati ottenuti, il bacino dove il ceppo padano è risultato predominante è il Livenza a seguire il Tagliamento e il Cellina-Meduna. L’Isonzo, con un numero peraltro troppo esiguo di esemplari analizzati, risulta comunque avere una netta prevalenza del ceppo danubiano. Tra gli esemplari analizzati sono stati scelti esemplari di ceppo padano da avviare alla riproduzione al fine di ripopolare i fiumi con pesci locali.

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Pubblicato

2017-01-17