Nuove sequenze mitocondriali di Lampetra zanandreai da bacini piemontesi testimoniano una stretta parentela con le specie Lampetra planeri e L. fluviatilis

Autori

  • J. Tagliavini Dipartimento di Biologia Evolutiva e Funzionale, Università degli Studi di Parma
  • S. Casagrande Dipartimento di Biologia Evolutiva e Funzionale, Università degli Studi di Parma
  • M. Giovannotti Dipartimento di Biochimica, Biologia e Genetica - Università Politecnica delle Marche
  • G.B. Delmastro Museo Civico di Storia naturale di Carmagnola (TO)
  • M. Rastelli Parco del Po Cuneese
  • V. Caputo Dipartimento di Biochimica, Biologia e Genetica - Università Politecnica delle Marche

Abstract

Il completo isolamento delle specie di lamprede stenoaline italiane può essere datato a circa 2 milioni d’anni fa, visto che a tal periodo si fanno risalire importanti eventi orografici della penisola, compresa la formazione dei principali bacini fluviali. Adottando criteri parsimoniosi, è possibile quindi ipotizzare l’esistenza, a quella data, di una lampreda mediterranea anadroma probabile progenitrice delle attuali specie dulciacquicole, Lampetra zanandreai di bacini dell’Adriatico e L. planeri di quelli liguri-tirrenici. Analisi di sequenze di citocromo b mitocondriale condotte su un numero esiguo di campioni avevano già suggerito una possibile origine recente delle due specie citate. I risultati qui presentati, ottenuti raffrontando sequenze della regione Dloop di esemplari di 3 diversi bacini piemontesi (dati originali) con omologhe sequenze delle specie L. planeri e L. fluviatilis disponibili in banche dati di DNA, hanno sostanzialmente confermato tale precedente osservazione. Lamprede padane appartenenti ad uno dei tre bacini considerati risultano essere geneticamente più prossime a L. planeri di quanto non lo siano a cospecifiche prelevate dagli altri due bacini piemontesi.

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Pubblicato

2017-01-17