Deframmentazione del fiume Ticino e del suo bacino idrografico: realizzazione di passaggi per pesci e loro monitoraggio. stato dell’arte a 8 anni dall’avvio del primo studio di fattibilità

Autori

  • Cesare M. Puzzi GRAIA srl
  • Gaetano Gentili GRAIA srl
  • Massimo Sartorelli GRAIA srl
  • Adriano Bellani Consorzio Parco Lombardo della Valle del Ticino
  • Tiziano Putelli Canton Ticino – Ufficio della Caccia e della Pesca
  • Roberto Bendotti GRAIA srl
  • Stefania Transforini GRAIA srl

Abstract

La libera percorribilità fluviale è un obiettivo prioritario per la conservazione non solo delle specie ittiche migratrici ma, più in generale, delle intere comunità ittiche naturali. Motivati da quest’unico obiettivo comune, i diversi Enti territorialmente competenti si sono da tempo attivati per ripristinare la continuità fluviale del Fiume Ticino sublacuale e dei corsi d’acqua di maggiore importanza ittica all’interno suo bacino idrografico. Dal 2002 ad oggi, dopo anni di impegno e di lavoro da parte di tecnici, ricercatori e funzionari  delle varie amministrazioni, sono state realizzate importanti opere ed esperienze che costituiscono vere e proprie pietre miliari nel campo della deframmentazione fluviale.

Con la realizzazione di un passaggio per pesci a Panperduto (Somma Lombardo, VA), già ultimata,  e di un ulteriore passaggio a Porto della Torre (Somma Lombardo, VA), attualmente in corso d’opera, 110 Km di Fiume Ticino, cioè tutto il corso del fiume sublacuale, sono riaperti alla fauna ittica, in un continuum dal Lago Maggiore al Fiume Po. Con il passaggio già costruito sul Fiume Tresa a Ponte Tresa (VA) e quello attualmente in fase di progettazione sullo stesso fiume a Creva (VA), in corrispondenza di uno sbarramento alto 23 m, sarà inoltre definitivamente riaperta la via ai pesci  tra Lago Maggiore e Lago di Lugano.

Il presente articolo fa il punto delle opere già ultimate e delle opere in essere. Esso inoltre mostra i risultati del monitoraggio in continuo realizzato per circa 2 anni in corrispondenza del passaggio di Ponte Tresa, che non solo dimostrano l’assoluta efficacia del dispositivo costruito ma anche rivelano l’estrema validità scientifica di un tale metodo di rilevamento, ai fini della ricerca ecologica e faunistica.

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Pubblicato

2017-01-17