Indagini sull’habitat di Salmo marmoratus (Cuvier, 1829) in un tratto del Fiume Brenta (Nordest Italia)

Autori

  • Maria Vittoria Tenci Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste
  • Filippo Franz Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste
  • Stefano Salviati Aquaprogram srl - Vicenza
  • Giuseppe Maio Aquaprogram srl - Vicenza
  • Marco Bertoli Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste
  • Elisabetta Pizzul Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste

Parole chiave:

trota marmorata, habitat disponibile, stato ecologico, impatti antropici

Abstract

Il presente lavoro ha avuto come obiettivo l’analisi della trota marmorata Salmo marmoratus in un tratto del Fiume Brenta in cui, nonostante le ripetute operazioni di ripopolamento, le popolazioni sono in costante contrazione. Le analisi, condotte tra ottobre 2016 e dicembre 2017 in tre sottotratti fluviali situati tra il confine tra la Regione Veneto e il Trentino Alto Adige e l’abitato di Cismon del Grappa, hanno riguardato lo le comunità ittiche, gli habitat disponibili per la trota marmorata, lo stato ecologico, la funzionalità fluviale e il comparto chimico-fisico delle acque e dei sedimenti. I risultati hanno evidenziato diverse criticità che compromettono la presenza di popolazioni ben strutturate di Salmo marmoratus nell’area. Tali criticità sono legate a fenomeni di inquinamento genetico, alterazione dell’habitat ed inquinamento delle acque. Sono stati osservati esemplari fenotipicamente puri di Salmo marmoratus (frequenze percentuali 4-25%) e ibridi di trota marmorata e trota fario Salmo trutta. Quest’ultima risulta diffusamente presente nei siti indagati. In rapporto alla superficie dell’alveo bagnato è stata osservata una bassa percentuale di habitat disponibili per la trota marmorata (0-21%), la quale compete per spazi e risorse con la trota fario. L’analisi dello stato ecologico ha denunciato un giudizio sufficiente per tutti i tratti indagati e la presenza di un’alterazione verosimilmente legata a squilibri di tipo trofico evidenziati dai risultati dell’applicazione dell’indice macrofitico RQE_IBMR e dall’analisi delle concentrazioni dei nutrienti in acqua. Ciò è correlabile ad una ridotta capacità autodepurativa del tratto indagato, emersa dall’applicazione dell’Indice di Funzionalità Fluviale e legata agli impatti antropici presenti.

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Pubblicato

2019-03-25

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