Pesci alieni e invasivi nei laghi del Trentino

Autori

  • Francesca Ciutti Istituto Agrario di San Michele all’Adige, Fondazione Edmund Mach
  • Giovanna Flaim Istituto Agrario di San Michele all’Adige, Fondazione Edmund Mach
  • Maria Elena Beltrami Istituto Agrario di San Michele all’Adige, Fondazione Edmund Mach
  • Cristina Cappelletti Istituto Agrario di San Michele all’Adige, Fondazione Edmund Mach

Abstract

Negli ultimi decenni, a livello globale, si è assistito all’introduzione negli ambienti acquatici di numerose specie aliene che possono avere un carattere di invasività, cioè essere capaci di una acclimatazione immediata negli ambienti recettori e di diventare numericamente ed ecologicamente dominanti. L’insediamento di tali specie può arrivare a minacciare lo sviluppo delle popolazioni e comunità indigene, con conseguenze legate alla modificazione degli equilibri trofici tipici degli ambienti recettori.

Esiste un largo consenso all’ipotesi che l’introduzione di specie legata ad attività umane al di fuori del loro areale di distribuzione sia una delle principali minacce per la biodiversità e la seconda causa di estinzione di specie animali. Per quanto riguarda la fauna ittica in Italia, delle 82 specie attualmente presenti ben 38 sono alloctone (46.3%). Nell’ambito dell’ incarico svolto per il Servizio Foreste e Fauna della Provincia Autonoma di Trento per l’aggiornamento della Carta Ittica provinciale, dal 2001 al 2008 sono stati effettuati censimenti ittici in 53 laghi trentini. Vengono in questa sede riportati i risultati relativi alla presenza e distribuzione delle specie aliene. Il 35,3% delle specie ittiche censite risulta essere alloctona e solamente 10 laghi hanno comunità ittiche composte unicamente da specie autoctone. La situazione appare particolarmente critica per alcuni degli ambienti indagati, ove l’abbondanza relativa di esemplari appartenenti a specie aliene raggiunge il 65% delle catture, come nel caso del Lago di S. Giustina.

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Pubblicato

2017-01-17

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