Direttiva 2000/60/ce e comunità ittiche dei corsi d'acqua della Liguria: contributo all'applicazione dell'indice I.S.E.C.I.

Autori

  • Luca Ciuffardi Ce.S.Bi.N. s.r.l. – Centro Studi BioNaturalistici – Università degli Studi di Genova
  • Matteo Capurro Ce.S.Bi.N. s.r.l. – Centro Studi BioNaturalistici – Università degli Studi di Genova
  • Fabrizio Oneto Ce.S.Bi.N. s.r.l. – Centro Studi BioNaturalistici – Università degli Studi di Genova
  • Dario Ottonello Ce.S.Bi.N. s.r.l. – Centro Studi BioNaturalistici – Università degli Studi di Genova
  • Filippo Demicheli Ce.S.Bi.N. s.r.l. – Centro Studi BioNaturalistici – Università degli Studi di Genova
  • Stefano Ferretti Ce.S.Bi.N. s.r.l. – Centro Studi BioNaturalistici – Università degli Studi di Genova
  • Daniele Duradoni Ce.S.Bi.N. s.r.l. – Centro Studi BioNaturalistici – Università degli Studi di Genova
  • Valter Raineri Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente Ligure, Direzione Scientifica; U.O. Pianificazione e Coordinamento Attività Territoriali, Biodiversità

Parole chiave:

Qualità biologica, versante padano, versante tirrenico, ittiofauna, specie guida, specie accessorie

Abstract

La Direttiva 2000/60/CE nasce dall’esigenza di sviluppare a livello europeo un quadro normativo in grado di sostenere una politica comunitaria integrata in materia di acque, con gli obiettivi generali di impedire il deterioramento degli ambienti acquatici, favorirne il miglioramento e incentivare un utilizzo sostenibile delle risorse idriche. Uno degli Elementi di Qualità Biologica individuati dalla Direttiva tra gli indicatori per il raggiungimento dei suddetti obiettivi è proprio la fauna ittica, per la cui valutazione in Italia è stato adottato l’Indice dello Stato Ecologico delle Comunità Ittiche (ISECI). Il presente lavoro illustra i risultati dei monitoraggi svolti nel 2014 lungo i corsi d'acqua liguri al fine di arrivare ad una applicazione ottimizzata e corretta dell'ISECI sul territorio della Regione Liguria ai sensi del D.M. 260/2010 e sulla base delle valutazioni proposte da Ciuffardi et al. (2015), in modo da scongiurare il rischio di esiti distorti nell'applicazione dell'Indice. Il calcolo dell’ISECI secondo i diversi approcci di Zerunian et al. (2009) e di Ciuffardi et al. (2015) ha evidenziato differenze nel raffronto relativo al versante padano della Liguria; il metodo individuato da Ciuffardi et al. (2015) ha portato a rilevare l’esistenza di differenze significative anche nel confronto tra bacini padani e tirrenici.

##submission.downloads##

Pubblicato

2017-11-25

Puoi leggere altri articoli dello stesso autore/i