Distribuzione di parassiti microsporidi in gamberi di fiume autoctoni negli Appennini Nord-Occidentali

Autori

  • Valentina Paolini Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, Centro Specialistico Ittico, Legnaro (PD)
  • Andrea Basso Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, Centro Specialistico Ittico, Legnaro (PD)
  • Gianluca Fea Università degli Studi di Pavia, Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente, Pavia
  • Daniela Ghia Università degli Studi di Pavia, Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente and Chair of Hydrobiology and Fisheries, Institute of Agricultural and Environmental Sciences, Estonian University of Life Sciences
  • Maria Chiara Contini Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano, Sassalbo (MS)
  • Arianna Garofolin Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano, Sassalbo (MS)
  • Margherita Rinaldi Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale, Langhirano (PR)
  • Tobia Pretto Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, Centro Specialistico Ittico, Legnaro (PD)

Parole chiave:

Microsporidi, gambero di fiume, Austropotamobius pallipes complex, Vairimorpha austropotamobii, Thelohania contejeani

Abstract

Il progetto LIFE+ CLAW ha lo scopo di proteggere il gambero di fiume Austropotamobius pallipes complex, specie in pericolo, nell’Italia nord-occidentale. Per determinare lo stato di salute delle popolazioni localizzate nell’area del progetto, abbiamo valutato la distribuzione della microsporidiosi, un’infezione parassitaria cronica anche nota come malattia della porcellana, monitorando 38 siti di campionamento nelle regioni Liguria ed Emilia Romagna tra il 2020 e il 2021. Abbiamo raccolto tutti i gamberi con visibile imbiancamento del tessuto muscolare addominale, tipico sintomo macroscopico di microsporidiosi, per confermare il sospetto di infezione e per identificare la specie del parassita tramite esame istologico e amplificazione del gene della subunità minore dell’RNA ribosomiale, seguita da sequenziamento Sanger. Abbiamo confermato la presenza di microsporidi in 14 siti di campionamento e in tutti abbiamo identificato la specie Thelohania contejeani. Abbiamo rilevato anche Vairimorpha austropotamobii, un’altra specie di microsporidio già osservata in Nord Italia; nell’area del progetto abbiamo osservato questo patogeno solo in un sito di campionamento e solo in un campione, in co-infezione con T. contejeani.

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Pubblicato

2022-12-20

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