Autoecologia della specie aliena Gymnocephalus cernua (Linnaeus, 1758) stabilita nel Lago di Bracciano (Italia)

Autori

  • Alessandra Cera Independent researcher
  • Camilla Maradola Department of Sciences, University of Roma Tre
  • Massimiliano Scalici Department of Sciences, University of Roma Tre

Parole chiave:

Acerina, specie aliene, acque dolci, regione mediterranea, specie naturalizzate

Abstract

Gymnocephalus cernua (acerina) è un teleosteo native dell’Europa centrale e Asia, presente sia nelle acque interne che marine. Il suo areale si è espanso negli ultimi decenni, raggiungendo la regione biogeografica mediterranea, dove è considerata una specie potenzialmente invasiva, capace di alterare le comunità ittiche. Lo scopo di questo lavoro è di analizzare la popolazione alloctona di acerina stabilitasi recentemente nel Lago di Bracciano (Italia). In particolare, parametri biologici (lunghezza, massa totale, delle gonadi e del fegato, esso, età) ed ecologici (dieta) sono stati rilevati ogni due mesi da febbraio 2021 a settembre 2021. La relazione lunghezza-peso e gli indici gonodosomatici ed epatosomatici sono stati calcolati. I risultati mostrano che le femmine hanno misure significativamente maggiori dei maschi per tutti i parametri biologici. Il periodo riproduttivo è maggio-luglio secondo l’indice gonadosomatico. Riguardo l’indice epatosomatico, si evidenziano differenze tra i valori medi mensili per le femmine ma non per i maschi. La dieta è dominante sui chironomidi per entrambi i sessi. Nell’ottica di fronteggiare l’insediamento dell’acerina nel Lago di Bracciano, le misure gestionali mirate a controllare o eradicare la specie descritte dalla letteratura scientifica sono state discusse, ma un numero esiguo di lavori si concentrano su questa specie, evidenziando una lacuna che potrebbe limitare la capacità di controllare l’espansione di acerina nelle acque mediterranee.

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Pubblicato

2023-10-19

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