Significative variazioni nella composizione delle comunita’ ittiche nelle acque di pianura (acque di categoria “B”) della provincia di Reggio Emilia

Autori

  • Federico Ielli

Abstract

Negli anni 2004 e 2005 sono stati effettuati dei censimenti ittiofaunistici per la realizzazione della Carta Ittica Regionale dell’Emilia-Romagna (Zona Ittica Omogenea “B” a ciprinidi), in Provincia di Reggio Emilia. Dai risultati si è evidenziato un calo generalizzato delle specie autoctone e del numero di individui appartenenti a queste ultime, in particolare del luccio, della tinca, dell’anguilla, del triotto, dell’alborella e della lasca; mentre nuove specie alloctone sembrano ormai essere divenute parte integrante della comunità ittica della rete dei canali di bonifica e del tratto terminale del Fiume Secchia e dei Torrenti Enza, Crostolo ed affluenti. La presenza di specie carnivore invasive, come il siluro, l’aspio ed il lucioperca e la predazione esercitata sul novellame da parte degli uccelli ittiofagi e dal gambero rosso della Louisiana (Procambarus clarkii), favorita dalla mancanza d'acqua nei canali durante il periodo autunno-invernale in seguito a svaso, hanno contribuito in misura decisiva al tracollo delle specie ittiche tipiche della Pianura Padana. Per tali motivi appare vitale un capillare controllo sui ripopolamenti e sulle importazioni di pesce dall'estero, per evitare nuove pericolose introduzioni di specie aliene, ma anche l’istituzione di misure idonee a contenere l'espansione di quelle già presenti. In aggiunta è quanto mai auspicabile una maggiore sinergia tra i vari Enti interessati al controllo e alla gestione della risorsa idrica per la salvaguardia della fauna ittica presente nei canali di bonifica.

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Pubblicato

2017-01-17