Distribuzione ed abbondanza delle popolazioni di scazzone (Cottus gobio l.) nel settore orientale dell'Emilia-Romagna

Autori

  • Giovanni Rossi Department of Biology and Evolution, University of Bologna
  • Giuliani Luigi Gandolfi
  • Rosanna Falconi Department of Biology and Evolution, University of Bologna
  • Davide Pagliai Province of Modena
  • Marco Rizzoli Province of Bologna
  • Francesco Zaccanti Department of Biology and Evolution, University of Bologna

Abstract

Lo scazzone (Cottus gobio L.), pur essendo una specie definita a “Basso Rischio” dalla IUCN, è molto sensibile alle alterazioni ed al decadimento della qualità ambientale degli habitat in cui vive ed in particolare alle artificializzazioni degli alvei dei corsi d’acqua. Inoltre, la specie risulta seriamente minacciata dalla predazione sugli stadi giovanili esercitata dalle trote immesse per la pesca sportiva.

Lo scopo del presente studio è stato quello di analizzare alcuni aspetti legati all’ecologia dello scazzone, attraverso l’analisi delle popolazioni individuate, descrivendone la distribuzione e l’abbondanza ed identificando i possibili fattori biotici ed abiotici che le possono influenzare. L’area di indagine si estende lungo il settore orientale dell’Emilia-Romagna e, da est verso ovest, comprende i seguenti bacini e sottobacini: Savio, Fiumi Uniti, Lamone, Reno, Panaro e Secchia.

La ricerca è stata condotta censendo la fauna ittica presente in 67 stazioni di campionamento dislocate ad un altitudine superiore ai 350 m su 27 corsi d’acqua. I dati raccolti sono inoltre stati confrontati ed integrati utilizzando le Carte Ittiche Regionali. Infine, sono stati raccolti dati utili alla caratterizzazione ambientale dei tratti fluviali in esame.

I risultati ottenuti forniscono una visione sintetica circa la reale distribuzione dello scazzone nel settore orientale del versante adriatico dell’Appenino Tosco-Emiliano-Romagnolo ed aggiungono informazioni sulla struttura e sull’abbondanza delle relative popolazioni al fine di formulare le corrette proposte gestionali necessarie alla conservazione della specie.

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Pubblicato

2017-01-17

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