Proposta di una standardizzazione nella raccolta dei dati territoriali, ambientali ed ittici ed organizzazione di una banca dati nazionale dell’AIIAD

Autori

  • Giuseppe Maio Aquaprogram srl - Vicenza
  • Massimo Lorenzoni Dipartimento di Biologia Cellulare e Ambientale, Università degli Studi di Perugia
  • Giancarlo Perosino CREST snc, Torino
  • Lorenzo Tancioni Dipartimento di Biologia – Università di Roma “Tor Vergata”
  • Gianandrea La Porta Dipartimento di Biologia Cellulare e Ambientale, Università degli Studi di Perugia

Abstract

Lo studio delle comunità e popolazioni ittiche è andato assumendo un ruolo sempre più importante per le analisi e valutazioni ambientali, in ambito comunitario e nazionale (Direttiva Habitat (European Commission, 1992) e la Direttiva Acque 2000/60/CE (European Commission, 2000), riguardanti la conservazione della biodiversità e la gestione sostenibile degli ecosistemi acquatici. La valutazione quindi della biodiversità ittica, dello stato ecologico dei corsi d’acqua, ma anche delle tradizionali attività di gestione della pesca, necessitano di un grande rigore nella programmazione e nell’esecuzione delle attività di campo, con la standardizzazione delle procedure di campionamento. Questo rappresenta un presupposto essenziale per l’acquisizione di dati oggettivi e confrontabili ai fini sia dell’applicazione di indicatori sintetici dello stato dei popolamenti ittici e della qualità ambientale (misurati attraverso l’elemento biologico “fauna ittica”), sia della possibilità di interrelazione tra ricercatori per lo sviluppo di modelli o elaborazioni utilizzando informazioni diffuse sul territorio.

Il primo sforzo in Italia risale al documento redatto collegialmente dall’AIIAD, dal titolo “La Carta Ittica” (AIIAD, 1996) che identifica metodi di campionamento e successive elaborazioni (oltre che di raccolte di dati accessori) finalizzate alla gestione della fauna ittica (con particolare riferimento alle specie di interesse alieutico). Più recentemente è stato prodotto da APAT il  “Protocollo di campionamento e analisi della fauna ittica dei sistemi lotici” (redatto da Scardi M. et alii, In “Metodi biologici per le acque. Parte I”, 2007)) che ricapitola il tema del campionamento ittico, fornendo indicazioni sui dati ambientali e di pressione da rilevare.

Il nostro contributo intende proporre, a partire dai due documenti citati, un elenco aggiornato e ragionato dei dati ambientali e territoriali utili come elementi da affiancare alle informazioni ittiologiche. Vengono proposte le grandezze da rilevare e le metodologie da utilizzare per ogni parametro. Le informazioni possono essere suddivise in due grandi gruppi, in funzione del momento del rilevamento (sul campo e in laboratorio). Inoltre questi due gruppi sono organizzati in elementi indispensabili e facoltativi: i primi rappresentano le esigenze minime indispensabili per caratterizzare i siti di campionamento, i secondi sono ulteriori approfondimenti per la descrizione delle caratteristiche territoriali e delle pressioni ambientali.

Viene inoltre presentata l’organizzazione informatizzata delle stesse informazioni, tesa alla costituzione di una banca dati nazionale dei campionamenti ittici gestita dall’ AIIAD. Le finalità di questa archiviazione sono, da un lato il mantenimento in chiave moderna delle informazioni sul territorio nazionale, dall’altra la possibilità di condivisione e scambio regolamentata dei dati tra ricercatori, nel rispetto delle proprietà dei singoli dati.

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Pubblicato

2017-01-17

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