Stato delle popolazioni di Cottus gobio Linnaeus, 1758 in due corsi d’acqua dell’Italia centrale dopo eradicazione della trota atlantica Salmo trutta Linnaeus, 1758

Autori

  • Massimo Lorenzoni Department of Chemistry, Biology and Biotechnologies, University of Perugia
  • Antonella Carosi Department of Chemistry, Biology and Biotechnologies, University of Perugia
  • Massimo Giovannotti Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente, Università Politecnica delle Marche
  • Gianandrea La Porta Department of Chemistry, Biology and Biotechnologies, University of Perugia
  • Andrea Splendiani Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente, Università Politecnica delle Marche
  • Vincenzo Caputo Barucchi Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente, Università Politecnica delle Marche

Parole chiave:

scazzone, bacini adriatici, Caratterizzazione demografica, accrescimento, eradicazione trota, conservazione biodiversità

Abstract

Lo scopo della ricerca è quello di confrontare lo stato delle popolazioni di scazzone prima e dopo gli interventi di eradicazione delle trote atlantiche in due corsi d’acqua della regione Marche, secondo quanto previsto dalle azioni concrete di conservazione del progetto Life+ TROTA (LIFE12 NAT/IT/0000940). In totale sono stati campionati 1125 esemplari di Cottus gobio di età compresa tra 1 e 5 anni. I valori medi di densità sono risultati significativamente più elevati successivamente alle attività di eradicazione. L’equazione della regressione lunghezza totale-peso calcolata per il campione complessivo è P=0.0326LT2.5727. I parametri delle curve di accrescimento teorico mostrano che, dopo le attività di eradicazione, le popolazioni risultano caratterizzate da una migliore performance, valutata attraverso il parametro F’, e da maggiori lunghezze raggiunte in tutte le classi di età rispetto al periodo precedente. Il confronto dei valori medi del fattore di condizione tra i due periodi non risulta significativo; questo risultato suggerisce che probabilmente gli effetti dell’eradicazione della trota agiscono sullo scazzone attraverso la diminuzione della predazione piuttosto che attraverso meccanismi di competizione interspecifica. Le informazioni ottenute dimostrano la validità di interventi gestionali come l’eradicazione di specie aliene, particolarmente efficaci per la conservazione della biodiversità negli ecosistemi di acqua dolce.

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Pubblicato

2017-11-25

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