Il gambero della California Pacifastacus leniusculus (Dana, 1852) nel Fiume Clitunno (Italia centrale): monitoraggio e piano di eradicazione

Autori

  • Massimo Lorenzoni Università di Perugia, Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie
  • Michele Croce Regione dell'Umbria - Servizio Foreste, Montagna, Sistemi naturalistici e Faunistico - venatoria
  • Francesca Lorenzoni Università di Perugia, Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie
  • Giovanni Tagliaferri Università di Perugia, Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie
  • Aymeric Joubert Università di Perugia, Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie
  • Simone Ricci Regione dell'Umbria - Servizio Foreste, Montagna, Sistemi naturalistici e Faunistico - venatoria
  • Antonella Carosi Università di Perugia, Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie

Parole chiave:

crostacei decapodi, specie aliene, invasioni biologiche, bacino fiume Tevere, eradicazione specie invasive, conservazione della biodiversità

Abstract

Vengono qui presentati i risultati preliminari dei piani di monitoraggio e di eradicazione approntati per contrastare la diffusione del gambero della California Pacifastacus leniusculus (Dana, 1852), specie invasiva di interesse unionale, segnalata nel 2020 nel fiume Clitunno (Italia centrale). La presenza di femmine con uova pleopodali, l’ampia distribuzione e l’articolata struttura della popolazione attestano che la specie si è acclimatata con una popolazione in grado di autosostenersi. Nel fiume Clitunno il gambero della California si trova con un’altra specie invasiva di interesse unionale, il gambero rosso della Louisiana Procambarus clarkii (Girard, 1852). Allo scopo di attuare misure di contrasto all’espansione delle popolazioni di entrambe le specie, la Regione Umbria ha avviato un piano di contenimento. Gli interventi di eradicazione sono stati condotti dal giugno 2022 fino ad oggi, mediante l’utilizzo di nasse ed elettrostorditore, con intensificazione della frequenza dei campionamenti nel periodo estivo. Complessivamente fino al 16/12/2022 sono stati rimossi 568 individui per una biomassa totale pari a 14.82 kg. In totale sono stati effettuati 40 interventi di rimozione applicando uno sforzo di cattura, attraverso la messa in posa di nasse, pari a 2014 nasse/giorno. Si è osservata una maggiore efficacia del trappolamento nel reticolo secondario, piuttosto che nell’asta principale. Gli individui catturati difatti erano concentrati in un affluente (Fosso Vecchio) del corso superiore del Clitunno, dove l’andamento dei valori medi di CPUE nel corso del tempo ha evidenziato una progressiva diminuzione per tale parametro, deponendo a favore dell’efficacia degli interventi di rimozione.

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Pubblicato

2023-10-20

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