Distribuzione e abbondanza dello scazzone nei corsi d’acqua della provincia di Pesaro - Urbino

Autori

  • Elisabetta Franchi Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie - Università Degli Studi di Perugia
  • Laura Pompei Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie - Università Degli Studi di Perugia
  • Roberto Barbaresi Regione Marche, Servizio Sviluppo e Valorizzazione delle Marche - Caccia e Pesca
  • Luca Esposito Regione Marche, Servizio Sviluppo e Valorizzazione delle Marche - Caccia e Pesca
  • Daniela Giannetto Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie - Università Degli Studi di Perugia
  • Antonella Carosi Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie - Università Degli Studi di Perugia
  • Michele Mancini Regione Marche, Servizio Sviluppo e Valorizzazione delle Marche - Caccia e Pesca
  • Massimo Lorenzoni Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie - Università Degli Studi di Perugia

Parole chiave:

Cottus gobio, preferenze ecologiche, Analisi delle Corrispondenze Canoniche, distribuzione

Abstract

Lo scazzone (Cottus gobio) è una specie diffusa in tutta Europa e uno dei limiti meridionali del suo areale è rappresentato dalla regione Marche. Lo scazzone è considerato come specie Vulnerabile nella la Lista Rossa dei Vertebrati Italiani, ma le informazioni relative allo status di conservazione delle popolazioni italiane sono piuttosto scarse. Quindi, i principali obiettivi di questo lavoro sono (i) analizzare la distribuzione dello scazzone nei corsi d’acqua compresi nel territorio della provincia di Pesaro-Urbino, (ii) accrescere le conoscenze sulle preferenze ecologiche di questa specie e (iii) analizzare le differenze nella selezione dell’habitat tra lo scazzone e la trota fario.

I campionamenti sono stati condotti in 35 stazioni distribuite su 22 corsi d’acqua con il metodo della pesca elettrica. Le relazioni tra la fauna ittica e le variabili ambientali sono state indagate mediante l’Analisi delle Corrispondenze Canoniche.

Lo scazzone è stato rinvenuto solo in 15 stazioni di campionamento con popolazioni isolate tra di loro: ciò costituisce un elemento di rischio, poiché la frammentazione aumenta il pericolo di estinzione locale. Inoltre in 14 stazioni lo scazzone si trova in copresenza con la trota fario. Anche se le due specie presentano simili preferenze ambientali, dall’analisi sembrano emergere alcune differenze ecologiche nella scelta dell’habitat.

Queste informazioni hanno permesso di ampliare le conoscenze di base sull’ecologia dello scazzone e i risultati ottenuti costituiscono la premessa indispensabile per intraprendere le politiche gestionali necessarie per la conservazione delle popolazioni.

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Pubblicato

2017-02-28

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