La carta della biodiversità ittica del Lazio: analisi preliminare dei risultati

Autori

  • Lorenzo Tancioni Dipartimento di Biologia – Università di Roma “Tor Vergata”
  • Deborah Celauro Regione Lazio - Agenzia Regionale Parchi
  • Paolo Tito Colombari Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura nel Lazio, Osservatorio Faunistico Regionale
  • Giancarlo Gibertini Università degli Studi "Roma Tre" - Dipartimento di Biologia
  • Giuseppe Maio Aquaprogram srl - Vicenza
  • Stefano Sarrocco Regione Lazio - Agenzia Regionale Parchi
  • Massimiliano Scalici Università degli Studi "Roma Tre" - Dipartimento di Biologia

Abstract

Nell’ambito del Programma “Aree sensibili: parchi e riserve, Studi e censimenti nelle riserve del Lazio” (APQ7), l’Agenzia Regionale Parchi ha previsto la realizzazione della “Carta della Biodiversità Ittica del Lazio”, come strumento di conoscenza e gestione della fauna ittica sul territorio regionale. Il progetto ha preso avvio nella seconda metà del 2007 e gli ultimi campionamenti sono terminati nel 2010. La pubblicazione dei dati è prevista nel primo trimestre del 2011.

La carta della Biodiversità ittica del Lazio si connota come un progetto regionale che ha tra i suoi obiettivi:

  • la definizione dello stato di conservazione della fauna ittica di interesse comunitario e conservazionistico;
  • la distribuzione delle diverse specie e la loro abbondanza nei diversi corsi d’acqua del Lazio;
  • la definizione delle stato delle specie alloctone;
  • l’individuazione dei fattori di minaccia e di linee guida per una corretta gestione delle comunità ittiche.

La carta della biodiversità ittica ha prestato una particolare attenzione alle specie di interesse conservazionistico, specie minacciate e di interesse zoogeografico, con priorità per quelle segnalate dalla direttiva comunitaria Habitat 92/43/CEE, dalla lista rossa nazionale e dai piani di azione redatti dal Ministero Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (Bulgarini et al., 1998; Zerunian, 2003), una particolare attenzione è stata prestata alla conoscenza dell’ittiofauna nelle Aree Protette e nei siti della Rete Natura 2000 del Lazio. Lo studio ha anche preso in considerazione la gestione dell'ittiofauna in senso complessivo, considerando gli aspetti idrologici ed idraulici, di qualità delle acque, gli effetti antropici e tutti gli altri parametri utili per il conseguimento dell'obiettivo preposto.

Le informazioni sulle comunità ittiche regionali sono state acquisite attraverso la realizzazione di 331 stazioni di rilevamento. A queste sono state affiancate delle ulteriori 52 stazioni, in gran parte realizzate (45) nell’ambito della Carta Ittica della Provincia di Roma (Tancioni e Cataudella, 2009) e in altri progetti svolti nel sistema delle aree protette del Lazio. Le 383 stazioni totali hanno interessato 203 corsi d’acqua regionali ed interregionali ed hanno permesso di accertare la presenza di 57 specie, di cui 32 alloctone. I dati quali-quantitativi sono stati integrati con ulteriori dati (1892 record) provenienti da un indagine di carattere bibliografico.

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Pubblicato

2017-01-17

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