Ricostruzione storica delle catture della pesca nel Lago di Garda

Autori

  • Matteo Zucchetta 1. Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica, Università Ca’ Foscari Venezia
  • Giuseppe Maio 2. Aquaprogram s.r.l., Vicenza
  • Fabio Pranovi Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica, Università Ca’ Foscari Venezia
  • Piero Franzoi Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica, Università Ca’ Foscari Venezia

Parole chiave:

Lago di Garda, Pesca professionale, serie storica delle catture, comunità ittica

Abstract

Storicamente, nel lago di Garda l’attività di pesca ha ricoperto un ruolo molto importante per gli abitanti delle zone costiere. In questo lavoro sono presentati i dati aggiornati sulle serie storiche delle catture della pesca professionale, che possono rappresentare un importante elemento per descrivere l’evoluzione della pesca e metterla in relazione con i cambiamenti delle condizioni ambientali e delle comunità biologiche riportate nella letteratura scientifica. Le catture totali hanno raggiunto un picco a metà degli anni ‘60 (circa 700 tonnellate) e sono successivamente diminuite in maniera graduale fino agli anni ‘90, quando hanno cominciato ad oscillare attorno ad una produzione totale di circa 400 tonnellate, in analogia con quanto osservato nel periodo antecedente agli anni 50. La composizione dello sbarcato, invece, mostra dinamiche più complesse, con la scomparsa di specie molto importanti sia per l’ecosistema lacustre che per la pesca stessa (per la loro entità o per il loro valore economico), come ad esempio l’alborella Alburnus alborella o il carpione del Garda Salmo carpio. Anche se alcune delle specie plantivore hanno mostrato un forte declino, questa categoria trofica rimane molto importante per la pesca, rappresentando almeno il 50% della biomassa catturata durante tutto il periodo analizzato e rappresentando più dell’80% dagli anni ‘80. Questo è dovuto, soprattutto, al contributo dell’agone Alosa agone, importante durante tutto il periodo, e del coregone lavarello Coregonus lavaretus, il cui contributo è cambiato nel tempo, ma che è aumentato nell’ultimo periodo, tanto da diventare la specie più importante nell’ultima decade.

##submission.downloads##

Pubblicato

2019-03-25

Puoi leggere altri articoli dello stesso autore/i

1 2 > >>