Progetto “SILIFFE”: azione per la conservazione in situ di Lampetra zanandreai (Vladykov, 1955)

Autori

  • Marco Zanetti 1. Bioprogramm s.c., Ormelle (TV)
  • Patrick Macor 1. Bioprogramm s.c., Ormelle (TV)
  • Diego Galante 1. Bioprogramm s.c., Ormelle (TV)
  • Diana piccolo 1. Bioprogramm s.c., Ormelle (TV)
  • Barbara Grava Vanin 2. Provincia di Treviso- Ufficio Pesca
  • Paolo Turin 1. Bioprogramm s.c., Ormelle (TV)

Parole chiave:

LIFE, Sile, lampreda, riproduzione, conservazione

Abstract

Il Progetto Life 14/NAT/IT/000809, denominato “SilIFFe”, ha come principale obiettivo il recupero e il rafforzamento di tutta la rete ecologica del Fiume Sile, il corso d’acqua di risorgiva più lungo d’Europa. Una delle azioni del progetto riguarda il recupero e la gestione delle specie acquatiche autoctone di particolare pregio, tra cui la lampreda padana Lampetra zanandreai (Vladykov, 1955), con l’obiettivo di approfondire le conoscenze circa presenza e distribuzione nell’area di interesse, nonché quello di individuare i principali siti di frega, al fine di sottoporli a tutela tramite apposita regolamentazione. Lampetra zanandreai, appartenente alla famiglia dei Petromizontidi, è endemica della regione padana e gran parte del suo areale ricade in Italia; dal punto di vista conservazionistico, L. zanandreai è da considerarsi “vulnerabile (VU)” secondo la Lista Rossa nazionale. È inoltre inserita negli Allegati II e V della Direttiva 92/43/CEE, nonché elencata fra le specie particolarmente protette nella convenzione di Berna. A partire dal 2016 si sono condotte specifiche osservazioni di campo in tutta l’area sorgentizia del Sile, in tratti ritenuti idonei per la riproduzione della specie; tali osservazioni si sono poi protratte fino alla fine di aprile 2018, permettendo la descrizione per periodo riproduttivo. La frega della lampreda padana è stata ampiamente documentata mediante l’uso di fotocamere digitali a immersione, consentendo di implementare le informazioni bibliografiche, all’oggi assai limitate e poco chiare, in merito alla biologia di questo delicato endemita. Lo studio ha permesso di studiarne il dimorfismo sessuale, il periodo e scelta dei siti idonei alla frega e soprattutto l’etologia riproduttiva.

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Pubblicato

2019-03-25

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