La gestione della fauna salmonicola in italia - prime indicazioni dal gruppo salmonidi dell’A.I.I.A.D.
Abstract
La gestione della fauna salmonicola in Italia è molto problematica e spesso lasciata al caso o alla buona volontà, alle conduzioni legate alle emotività del momento e soprattutto alle pressioni di certe categorie associative a cui sta a cuore più che il principio conservativo quello predatorio.
Alla fine del 2009 l’associazione Italiana Ittiologi d’Acqua Dolce, sulla spinta di una grande necessità di chiarezza nel settore specifico, ha costituito un gruppo di lavoro denominato “gruppo salmonidi”, ne fanno attualmente parte 34 specialisti iscritti all’associazione e provenienti da tutta Italia.
Lo scopo principale del gruppo di lavoro che mi onoro di presiedere, oltre che di chiarire alcuni aspetti scientifici ancora controversi, è di fornire alle pubbliche Amministrazioni, ai tecnici interessati e più in generale al mondo della pesca alcuni consigli per una corretta gestione della fauna salmonicola, rispettosa delle popolazioni endemiche e dell’habitat in cui esse vivono al fine di salvaguardare la biodiversità, di realizzare quindi una specie di decalogo in merito alla gestione salmonicola.
Le indicazioni tecniche, oltre a chiarire gli aspetti tassonomici, anche per mezzo di nuovi strumenti come quelli genetici, riguardano specificatamente le problematiche legate al materiale impiegato per le pratiche di immissione, all’impatto dell’immissione di materiale alieno sulle popolazioni indigene ed i criteri generali per regolare le attività zootecniche con finalità di conservazione delle specie.
