Dalla genetica alla criogenetica: nuove strategie per la conservazione della trota marmorata
Parole chiave:
marcatori molecolari, crioconservazione, endemico, in pericolo, gestione, valutazione spermaticaAbstract
Sessanta riproduttori di S. marmoratus sono stati campionati da un allevamento in Veneto, Nord Italia, e provenienti da tre bacini fluviali: Adige, Brenta e Piave. Le analisi molecolari hanno mostrato chiare differenze genetiche tra gli individui dei tre bacini che sono stati mantenuti separati durante le riproduzioni artificiali. Motilità e concentrazione spermatica sono state misurate durante la stagione riproduttiva. Il 66.97% dei campioni analizzati ha mostrato un alto tasso di motilità spermatica durante i quattro mesi di campionamento; nei mesi centrali della stagione riproduttiva, gli individui presentanti astenozoospermia erano minori rispetto ai campionamenti di novembre e febbraio. La concentrazione spermatica misurata era alta con una media calcolata di 14.95*10^9 spermatozoi per ml. Lo sperma dei riproduttori che mostravano valori più alti di variabilità genetica sono stati usati per le fecondazioni artificiali e per la crioconservazione condotta in collaborazione con un’azienda norvegese. La combinazione di strumenti di biologia molecolare e tecnologie innovative può costituire un’innovazione importante negli allevamenti. Essere capaci di selezionare e crioconservare lo sperma di riproduttori di trota marmorata, in particolare degli individui che mostrano la più alta variabilità genetica, è fondamentale per conservare in modo efficace la specie.