Valutazione di indici ittici per la gestione delle acque interne della provincia di Livorno

Autori

  • Massimo Mecatti Università degli Studi di Firenze - Dipartimento di Biotecnologie agrarie, Sez. Scienze animali
  • Manuela Gualtieri Università degli Studi di Firenze - Dipartimento di Biotecnologie agrarie, Sez. Scienze animali
  • Giovanni Cecchi Università degli Studi di Firenze - Dipartimento di Biotecnologie agrarie, Sez. Scienze animali
  • Katia Gattai Università degli Studi di Firenze - Dipartimento di Biotecnologie agrarie, Sez. Scienze animali

Abstract

 

La gestione dell’ittiofauna delle acque interne in Toscana è demandata alle amministrazioni provinciali, che devono redigere Piani ittici (L.R. n.7/2005). Lo stato attuale dei popolamenti è il risultato dell’interazione di vari fattori, soprattutto di natura antropica, che nel tempo li ha modificati nella composizione e nella struttura. La necessità di riassumere in valori numerici tali condizioni è realizzata con il calcolo di indici. Nel presente lavoro è stata considerata l’efficacia di indici elencati nel Piano Regionale per le acque interne della Toscana applicati nel territorio livornese, perlopiù dotato di corsi e bacini idrografici di limitate dimensioni. Su 40 stazioni di campionamento ittico sono stati calcolati i seguenti indici: Shannon, Simpson, Margalef, integrità zoogeografica, I.S.E.C.I.  Nella condizione livornese, con bacini di I grado modesti, ogni indice ha evidenziato risultati ottimali solo in parte delle stazioni. L’indice I.S.E.C.I. ha permesso una buona sintesi dello stato dell’ittiofauna sebbene fortemente conservativo. Nella sua applicazione pratica per un Piano ittico manca di una valutazione integrata con i Crostacei come il granchio di fiume e il gambero rosso della Louisiana, il cui ritrovamento e la densità sono preziosi elementi per caratterizzare un habitat, talora capaci di incidere sulla comunità ittica come l’invasivo gambero. Altri indici di supporto sono risultati la catturabilità e il fattore di condizione, direttamente legati rispettivamente alla corretta stima del numero e al grado di benessere degli animali. Negli ambienti esaminati, per la gestione della fauna ittica (tutela, ripopolamenti, pesca) pare essenziale una valutazione finale (ittiologo, ricercatore) che tenga conto di più fattori.

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Pubblicato

2017-01-17

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