Caratteristiche biologiche e nutrizionali del siluro (Silurus glanis): un caso di studio dall’ Italia

Autori

  • Massimo Mecatti Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente, Sez. Scienze animali, Università di Firenze
  • Manuela Gualtieri Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente, Sez. Scienze animali, Università di Firenze
  • Giovanni Cecchi Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente, Sez. Scienze animali, Università di Firenze
  • Katia Gattai Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente, Sez. Scienze animali, Università di Firenze
  • Luigi Mariotto Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente, Sez. Scienze animali, Università di Firenze
  • Teresa Bossù Istituto Zooprofilattico Sperimentale per il Lazio e la Toscana

Parole chiave:

Silurus glanis, Fiume Arno, struttura corporea, indici somatici, chimica del muscolo, sicurezza alimentare

Abstract

Il siluro è stato introdotto da più di venti anni nel tratto cittadino di Firenze del fiume Arno. Nell’ambito di uno studio finalizzato alla stima di questa popolazione e del suo possibile impatto sulla fauna ittica preesistente, un campione di 30 soggetti è stato analizzato con misurazioni lineari e dissezione anatomica. Analisi microbiologiche hanno preceduto le analisi del muscolo e degli organi interni per vari parametri, metalli pesanti inclusi. La lunghezza totale (LT) variava da 52 a 184 cm e il peso corporeo da 1,05 a 45,8 kg. La relazione lunghezza-peso è risultata W = 0.005*LT3.062 (W=peso totale netto) e il Fattore di condizione medio 0,69. La lunghezza totale e il peso totale netto possono essere stimati dalla lunghezza della testa o dalla distanza interorbitale. La resa media in carcassa è stata del 95% e la resa in muscolo del 50,2% nei soggetti immaturi e più bassa negli adulti (46,3%, P<0,05). Le colture microbiologiche hanno mostrato che tutti i campioni erano compresi nei limiti di legge, ad esclusione di due campioni con il contenuto in batteri coliformi più elevato. Riguardo i metalli pesanti, le analisi del muscolo hanno presentato l’assenza o livelli minimi di quelli più tossici (Hg, Cd, As, Pb and Cr). Il contenuto proteico è risultato di 16,9-21,7% e quello in lipidi è stato più variabile (0,26-6,68%), dipendendo dal peso corporeo. La migliore composizione in acidi grassi è stata trovato nei siluri immaturi.

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Pubblicato

2017-02-28

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